venerdì 9 febbraio 2018

Vladimir Nabokov - MARIA - Mondadori 1971 - £ 1.800



Màshenka (diminutivo di Maria) è il primo romanzo di Nabokov, scritto in russo nel 1925 a Berlino, ma qui tradotto dalla versione inglese nel 1971 per Mondadori, sulla scia del successo di Lolita che è del 1969.

L'azione si svolge nel 1924, in una claustrofobica pensione, nella Berlino del periodo d'oro di Weimar, quando era cancelliere il democratico-liberale Stresemann (1878-1929), dove convivono con le loro storie di rimpianti e di miseria un gruppo di esuli russi, il cui destino sembra essere quello della ricerca di un altrove che non esiste.

Scrive nella prefazione Nabokov:

A causa dell'insolita lontananza dalla Russia e per il fatto che la nostalgia rimane la folle compagna di tutta una vita, le cui strazianti stranezze si è abituati a sopportare in pubblico, non mi sento per nulla imbarazzato ad ammettere la pena sentimentale del mio attaccamento a questo primo libro.  I suoi difetti, prodotti dell'innocenza e dell'inesperienza...

Come  nell'autobiografia Parla, ricordo, Nabokov riesce a districarsi con naturalezza nelle ellissi temporali di cui fa frequente ricorso anche in questo romanzo, riuscendo a dare vivacità ad un testo che  altrimenti sarebbe stato piatto e molto noioso. 

Dipenderà dal fatto che in questo periodo le storie mi hanno stancato, e con loro i romanzi che le raccontano, e se non trovo a giustificarne la lettura una scrittura particolarmente fantasiosa, o semplice, ma profondamente vera, sentita, l'abbandono senza rimorso e passo ad altro. Questa Maria, non mi ha entusiasmato, sono tuttavia arrivato alla fine, ma, sinceramente, non mi ha lasciato molto, solo la curiosità di scoprire com'era la Berlino descritta, e ho trovato questo filmato che m'è molto piaciuto, spero piaccia anche a voi.


 https://www.youtube.com/watch?v=TVqPoV9q4ck

Nessun commento:

Posta un commento