venerdì 2 febbraio 2018

Anna Frank - IL SAGGIO MAGO E ALTRI RACCONTI - Universale Cappelli - 1960 - £ 300

 Di questa indimenticabile eterna quattordicenne si è scritto e sproloquiato a dismisura, ma sembra che sia rimasto fuori dal profluvio di parole spese, l'elemento centrale della sua personalità: Anna Frank è (non era) è una scrittrice autentica, d'incantevole sincerità. Scrisse perché aveva un suo mondo da rappresentare, e la sua fu perciò una grande vocazione, afferma con la sua autorità Francesco Flora (1891-1962) nella prefazione a questo ahimè dimenticato, e un po' triste nella veste editoriale dimessa, libretto di fiabe, che nessun editore ha più ripreso dal lontano 1960. Per dire la miopia degli editori italiani, per altri versi così solleciti a pubblicare cenci di residuali personaggi televisivi. Ma così va il mondo.

I racconti presenti nel volume sono:
  1. Blurry, l'orsacchiotto che voleva scoprire il mondo;
  2. Il sogno di Eva;
  3. Il saggio mago;
  4. La fioraia;
  5. L'angelo custode;
  6. Enrichetta;
  7. Kitty;
  8. Katrientje;
  9. La fata;
  10. Perché;
  11. Dare.
La disarmante semplicità dei sentimenti che da questi racconti traspare, potremmo definirla, rovesciando l'assioma di Hannah Arendt, la banalità del bene, ma ancora non l'avremmo definita compiutamente. 

Scrive tra l'altro Francesco Flora nella prefazione:
I motivi infatti che hanno ispirato queste novelle sono gli stessi che ella esprime quando narra che dall'alloggio segreto guardando il cielo ravviva in sè le speranze, quelle che la sua condizione di prigioniera in quel nascondiglio, nell'orrore della persecuzione e della guerra, più sembra dichiarare assurde: poi ch'ella crede nella bellezza delle cose e nella bontà naturale della creatura umana.

Nella loro semplicità questri racconti oltre che morali, e edificanti come in fondo sono tutte le fiabe, sono anche divertenti e sorprende che non si sia trovato, per esempio, un buon illustratore per farne un libro per ragazzi, come fecero gli Editori Riuniti nel 1966 per L'albero del riccio di Gramsci. http://giorgio-illettoreimpenitente.blogspot.it/2014/01/antonio-gramsci-lalbero-del-riccio.html

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