giovedì 4 luglio 2013

Angelo Morino - QUANDO INTERNET NON C'ERA - Sellerio 2009 - € 13,00


Secondo me il titolo scelto per questo libro è commercialmente sbagliato, comunque fuorviante. Per quelli che non conoscono Angelo Morino (1950-2007), uno dei più apprezzati traduttore di scrittori ispano-americani, ma anche editore e professore universitario - che ci ha fatto conoscere e amare scrittori come Vargas Llosa, Manuel Puig, Osvaldo Soriano, il libro può far pensare ad una sorta di elogio del buon tempo antico. Niente di più sbagliato. 

Quando internet non c'era, trovato nel computer dell'autore dopo la sua prematura morte a soli 57 anni, è  la storia dell'inseguimento ad una sconosciuta scrittrice cilena, María Luisa Bombal (1910-1980)  durato  molti anni:


Quando mi ci imbatto per la prima volta, il nome di María Luisa Bombal non potrebbe essermi più estraneo. Però qualche domanda me la sollecita subito. Sono davanti all'occasione che aspettavo da tempo?  E' lei, María Luisa Bombal, la scrittrice da scoprire e da rivalutare? Ma, fin dal primo momento c'è dell'altro, quasi che uno dei due titoli citati mi muovesse qualcosa dentro. Il primo - La ùltima niebla - non ha motivo di colpirmi: passa dallo spgnolo all'italiano alla lettera in L'ultima nebbia. Venendo al secondo - La amortajada -, devo prendere un dizionario e consultarlo. Femminile del participio passato del verbo amortajar, che significa: "vestire e avvolgere la salma nel lenzuolo funebre (mortaja)" Volendo tradurlo in italiano, difficile trovare qualcosa di meglio di Avvolta nel sudario. Rispetto al titolo originale, vi rimane in secondo piano il senso di "avvolta nella morte". Determinato dalla parola mortaja (sudario), in cui per l'appunto si coglie, parola sotto parola, il suono della morte. Allora, certo, possibile sopratutto una cosa. Che il titolo di María Luisa Bombal mi richiami alla memoria una frase letta in questi mesi, con la sensazione di fare una scoperta. La frase secondo cui la letteratura sarebbe uno sconfinato cimitero di donne morte, sorelle, spose, spose-sorelle, madri-bambine.

Angelo Morino ha il dono della leggerezza e dell'ironia ed è attingendo a queste risorse che ci racconta di come questa ricerca, durata anni, lo abbia coinvolto, mentre viveva la sua vita accademica, prima a Torino come ricercatore, poi come professore associato a L'Aquila, quindi di nuovo a Torino, mescolando episodi anche dolorosi della sua vita alla gioia che procura ad un appassionato immergersi totalmente nella letteratura.
 E' in casa editrice che, per la prima volta, mi ritrovo fra le mani un libro di María Luisa Bombal. Riconosco subito il nome quando, per telefono Edda me ne pronuncia le due sillabe, con qualche incertezza. Questa mattina è toccato a lei passare nel nostro ufficio e, a sera, sta facendomi un resoconto delle novità. Fra queste, un libro arrivato con la posta di oggi. Sottile, neppure cento pagine stampate a caratteri grossi. Qualcuno ce l'ha spedito proponendone la pubblicazione in italiano. No, non è una persona nota che ce lo manda. Di nome la scrittrice fa Bombal e il titolo è una parola complicata. Ne deduco che sia La amortajada, quello che in italiano potrebbe essere tradotto con Avvolta nel sudario. Edda l'ha sfogliato e dice che, pur non conoscendo lo spagnolo, ne ha avuto l'impressione di una caramella alla violetta, troppo zuccherosa. Il giorno dopo, quando passo nell'ufficio della casa editrice, eccolo lì, sulla scrivania. Un libricino striminzito, vecchiotto già alla nascita nella sua rilegatura in tela color marrone chiaro, pubblicato a Santiago del Cile nel 1967.

In cima alla graduatoria delle mie preferenze, ci sono i libri che parlano di libri, che rimandano a libri non ancora letti, poi vengono quelli dove si parla di scrittori, conosciuti e  sconosciuti,  che accendono il desiderio di leggerne le opere: questo libro soddisfa entrambe le mie predilezioni, con in sottofondo la vicenda umana di Angelo Morino, condizionata dalla sua dichiarata omosessualità, che nell'Italia degli anni '70 qualche problema lo poneva.

Ma chi era questa misteriosa e sconosciuta scrittrice cilena? In un ricordo pubblicato nel 1977, María Luisa Bombal,  riferendosi al periodo 1933-1940 trascorso a Buenos Aires, confida:

Lasciai il Cile insieme a Neruda e alla sua moglie olandese Maruca Hagenaar. Eravamo molto amici. Vivevamo in un edificio in Calle Corrientes, che aveva una bellissima cucina, tutta bianca, con una luce splendida per scrivere e un tavolo molto comodo. Pablo e io ci contendevamo quella cucina per i nostri scritti. Con lui siamo stati amici fin da giovani, da adolescenti, era amico pure delle mie sorelle. Aveva molta fiducia in me. "Non lasciarti correggere mai da nessuno", mi diceva. Era il periodo che scrivevo L'ultima nebbia, che venne pubblicato grazie all'interessamento di Oliverio Girondo e di Norah Lange. Il libro è dedicato a loro. In quel tempo venivano presentate a Buenos Aires due opere teatrali di Federico García Lorca, Nozze di sangue e Yerma. Federico è l'uomo più vitale e affascinante che io abbia mai conosciuto. Cantava, suonava il pianoforte. Gli piaceva interpretarci secondo le note musicali e lo faceva genialmente, ci riconoscevamo tutti, E poi c'erano Alfonsina Storni, Conrado Nalé Roxlo, González Tuñón, Arturo Capdevilla, Gonzalo Losada e, ovviamente, Pablo. Quasi non ricordo tutti i nomi. Victoria Ocampo, che dirigeva la rivista "Sur"; Ramón Gómez de la Serna, e Luigi Pirandello, che pure lui presentava un'opera teatrale a Buenos Aires. Ah, poi il mio amico di sempre, Jorge Luis Borges.

Ce n'è abbastanza per rimanere affascinati dal personaggio, e seguire le vicende narrate da Angelo Morino come un avvincente thriller letterario.


Maria Luisa Bombal

 




























































































In questo sito è possibile leggere in originale uno dei  racconti più noti  di Maria Luisa Bombal La ùltima niebla



Trailer del film Bombal di Marcello Ferrari sulla vita di Marìa Luisa Bombal.

http://www.youtube.com/watch?v=FWlP_lMGWmE


Intervista a Marìa Luisa Bombal del 1972.

http://www.youtube.com/watch?v=2h8q5KHYOLg

Nessun commento:

Posta un commento