lunedì 15 aprile 2013

COQUETTE - La cicala - Quindicinale di varietà - Via della Stelletta, 23 Roma -1946 - £ 50














Questa rivistina osè venne stampata in una tipografia in via della Stelletta a Roma nel 1946, cioé all'indomani della fine della guerra, nello stesso anno in cui venivano pubblicati i primi numeri di Oggi, Grand Hotel  e Confidenze

Senza dubbio la scelta di mandare in edicola pubblicazioni così frivole, in un paese in parte distrutto,  è il segno inequivocabile della necessità di un ritorno a una qualche normalità, dopo lutti, sofferenze, fame e paura.

Per capire cos'è stato il 1946 basti ricordare che è l'anno in cui Vittorio Emanuele III abdica in favore del figlio Umberto, che resterà in carica pochi mesi prima che il referendum per la scelta  tra monarchia e repubblica non lo spedirà definitivamente in esilio. 

A Roma, come in tutta Italia, nel 1946, non funzionavano ancora i mezzi pubblici e ci si spostava prevalentemente a piedi, in bicicletta ma sopratutto con le camionette: un servizio privato su camion e mezzi di fortuna su cui ci si inerpicava servendosi di una sedia che veniva posizionata alle fermate dal cassiere; non si trovava ancora niente nei negozi e imperava la borsa nera. 

Sotto i portici di Piazza Vittorio, esposti  su giornali spiegati per la vendita al minuto, enormi cumuli di tabacco ricavato dalle cicche che ragazzi e adulti raccoglievano in giro per la città, i famosi ciccaroli.

Mi ha colpito il  prezzo di copertina di questa rivistina: 50 lire che non erano poche per il 1946, in rapporto alle 4 lire del costo di un giornale, quando una tazzina di caffé costava 20 lire come  un libro 20-25 lire,  un kg di pane 45 lire, latte 30 lire, pasta 120, zucchero 720!, un grammo di oro valeva 818. La paga mensile di un operaio era di 10.000 lire e quando, nello stesso anno, uscì la prima Vespa, costava 68.000 lire!

Per gli adolescenti di quegli anni queste immagini, e i raccontini che le accompagnano, dovevano rappresentare il massimo della trasgressione; completano la rivistina varie rubriche di umorismo e di consigli per corteggiare con successo le ragaze, addirittura un romanzo a puntate: Persiane chiuse, di tale Jacques Casquedor, il racconto Una notte d'amore (Avventura da Mille e una notte) di J.Richepin. Per la Posta di Coquette rispondeva nientemeno che una George Sand!, e non poteva mancare la rubrica dei piccoli  annunci che rappresentano un quadro veritiero degli umori e dei desideri dell'epoca...

DISPERATO APPELLO lancia bel gioane 34enne molto vissuto (12 anni navigazione in tutto il mondo) vasta cultura animo elevato amante musica lettere problemi spirituali residente Roma; nauseato banalità della vita, deluso donne, anela a creatura eletta bella di corpo e di animo capace col suo caldo affetto sincero salvarlo dal suicidio.

LAUREATA bella presenza, giovane, distinta, cerca in Roma affettuoso cuore, saldo cervello, raffinata educazione, in elemento maschile degno esserle buon compagno lungo strada faticosa e impervia della vita.

STUDENTE povero, pensionato guerra, bella presenza residente Sassari impalmerebbe signorina o vedova ricca, possibilmente giovane alta simpatica attraente.
E, per finire:

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"Sulle rive di un lago non lontano dalla Capitale, in questa torbida estate così ricca di avvenimenti e di paurose incognite, vive e fiorisce una piccola colonia di nudisti che, avendo dato addio senza rimpianti a tutte le convenzioni imposte dalla società è felicemente tornata alla primordiale esistenza dei nostri padri."
















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